in occasione della 7 giorni di erbe selvatiche…
il mio delizioso soufflè primaverile
Credere
e nella natura
lasciarsi trasportare
divenire parte di essa
per assaporare
l’altro
quel che è celato
agli occhi
e visibile al cuore.
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In cucina con Nonsolononna e le sue… erbe selvatiche
Uno degli insegnamenti più grandi lasciatomi da mia nonna è stato di osservare con attenzione ogni erba del prato. Lei aveva vissuto con 4 figli i grandi momenti di carestia dovuti alla guerra, aveva un piccolo orto e seguiva molto le usanze in cucina che avevano allora i conventi Francescani, attraverso la parola di San Francesco erano abituati a lodare qualsiasi creatura vivente. Lei conosceva il nome delle erbe spontanee che crescevano nel proprio orto e intorno ai campi vicino e sapeva come servirsene, ricavandone veri e propri manicaretti.
Molte delle piante che solitamente chiamiamo infestanti, sono spesso a nostra insaputa delle” prelibatezze in cucina”, impensabile per me, che ero abituata fino a qualche anno fa a frequentare solo Supermercati o grandi negozi.
Le erbe spontanee sono un’ottimo antiossidante naturale che neutralizza i radicali liberi, preservando le nostre cellule dall’invecchiamento precoce e da svariate patologie come la gotta e lo scorbuto, contengono elevate concentrazioni di sali minerali, calcio, ferro, magnesio e potassio e soprattutto vitamine A, C, E, acido folico, riboflavina e contenuto maggiore di fibre rispetto agli altri ortaggi coltivati. In queste erbe sono quasi assenti i lipidi e i carboidrati.
Soufflé di Primavera alle 13 erbe spontanee
Ingredienti
12 erbe spontanee
2 cuori di carciofi
2 finocchi tagliati a fettine fini
4 fili di erba cipollina spontanea compresa di bulbo
6 uova bio
1/2 bicchiere panna magra bio
1/2 bicchiere di latte
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
20 g di pecorino stagionato
30 g di parmigiano grattugiato
noce moscata
sale e pepe
1 noce di burro
Le prime 4 erbe spontanee raccolte(partendo dall’alto del vassoio) sono:
Tarassaco-Foglie di Primula– Cimette di Aparina–Timo Selvatico
Le seconde 4 erbe spontanee raccolte(partendo dall’alto del vassoio) sono:
Cimette selvatiche di rapa–Ombrellino pugliese– Bocci di radicchio selvatico–Carota Selvatica
Le terze 4 erbe spontanee raccolte(partendo dall’alto del vassoio) sono:
- Pulire con abbondante acqua le 13 erbe, e lessare brevemente a vapore,( così rimarranno integre le proprietà nutrizionali), tutte le 12 erbe escluso l’erba cipollina.
- Tagliare a fettine sia i carciofi che i finocchi, cuocerli leggermente a vapore.
- In una padella mettere 4 cucchiai di olio, i 4 bulbi di erba cipollina tagliata a pezzetti e le foglie sminuzzate.
- Aggiungere le erbe lessate a vapore, i carciofi e i finocchi e saltare per 5 minuti aggiungendo 3 cucchiai di acqua e 2 di olio di oliva.
- In una terrina sbattere 6 uova, solo tuorli con 1/2 bicchiere di latte e 1/2 bicchiere di panna magra, noce moscata, sale e pepe, abbondante parmigiano con 30 g di pecorino stagionato.
- Aggiungere all’impasto di tuorli, quello delle erbe con finocchi e carciofi, fatte cuocere precedentemente nell’erba cipollina e olio di oliva.
- Sbattere a neve le 6 chiare d’uovo e aggiungerle con un lento movimento dal basso verso l’alto all’impasto di tuorli e erbe.
- Cospargere il fondo delle pirofile con burro e passare poi pangrattato, versarvi l’impasto e livellare bene, non devono rimanere bolle di aria.
- Cuocere in forno ventilato a 180° precedentemente riscaldato, per circa 35 minuti, non aprire il forno fino a cottura ultimata, altrimenti il soufflè si sgonfia.
che ogni giorno si riempie di sole
e tutto è rapito in quel momento.





Credo sia questo il vero amore:
avere l’impressione di stare al centro della propria vita, non ai margini.
Nell’angolo giusto. Senza avere bisogno di sforzarsi per piacere all’altro, restare se stessi.
Katherine Pancol,
Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì
nonsolononna