” Confrontare il sereno e semplice splendore di una rosa in fiore con la tensione e inquietudine della vostra vita. La rosa ha un dono che a voi manca è perfettamente soddisfatta di se stessa. Non è stata programmata fin dalla nascita, come voi per essere scontenta di sè e quindi non ha l’impulso di essere diversa da quello che è. Ecco perché possiede la grazia spontanea e l’assenza di conflitto interiore che tra gli uomini si trova solo nei bambini in tenera età e nei mistici”.
Anthony De Mello
Marmellata di pesche e rose
profumata ai fiori di arancio e vaniglia
ingredienti
1,200 kg di pesche gialle e bianche
200 g di petali di rose non trattate
2 baccelli di vaniglia bourbon
25 g di fiori di arancio
600 g di zucchero(io ho messo fruttosio 400 g)
1/2 limone a buccia spessa non trattato
1 bicchierino di succo di sambuco
Come fare:
- Raccogliere i petali di rose BIO non trattate, scegliere le varietà più profumate.
- Lavarli e asciugarli in un canovaccio poi pestarli nel mortaio non esagerate in modo “leggero”.
- Lavate le pesche e privatele della buccia, tagliatele a metà e poi a fettine
- Lavate i fiori d’arancio e asciugateli.
- Mettete le fettine di pesche e i fiori d’arancio in una casseruola d’acciaio con la scorza del limone tritata e il succo filtrato.
- Mescolatevi i petali di rose e il succo di sambuco e lasciate cuocere lentamente per 25 minuti, dal momento dell’ebollizione, continuate a mescolare.
- Incorporate lo zucchero e proseguite la cottura a fuoco basso, mescolando, aggiungete adesso i 2 baccelli di vaniglia, e portate il tutto a fine cottura fino a quando la marmellata non ha raggiunto la giusta consistenza, togliete i baccelli di vaniglia.
- Versatela subito nei vasi puliti e chiudeteli ermeticamente, capovolgeteli e lasciateli raffreddare.
- Durata 8-9 mesi (qui sparisce subito!). Anche perché la uso molto in torte alla frutta. Vedi ricetta prossima del post.
con questa marmellata dal sapore celestiale si può realizzare una fantastica:
Torta di pesche bianche e fiori di sambuco
con bocci e fiori di rosa canina zuccherati
ingredienti
1 pasta sfoglia per una teglia da 24 cm
4 pesche bianche
100 g di marmellata di pesche e rose (vedi ricetta sopra)
(tanta quanto basta per coprire il fondo della pasta a sfoglia)
1 manciata di fiori di sambuco
150 g di panna
1 stecca di vaniglia
8 fiori e bocci di rosa canina
2 uova
1 chiara d’uovo
2 cucchiai di rosolio
( per la ricetta vedi post del 3 Aprile “Buona Pasqua-simboli e Ricette”)
come fare:
- Stendere la pasta sfoglia in una tortiera di cm 24, forare con forchetta, spalmare sul fondo abbondante marmellata di pesche e rose.
- ricoprire abbondantemente il fondo con i fiori di sambuco e mettere in forno per 8-10 minuti, finché la pasta sfoglia comincia a gonfiare e prendere un leggero color caramel.
- Togliere dal forno e posizionare le pesche bianche spolverare ancora con fiori di sambuco, zucchero di canna e succo di sambuco.
- Rimettere in forno e far cuocere le pesche per circa 15 minuti.
- Preparare la crema alla panna e rosolio.
- Preparare i fiori di rosa canina zuccherati e lasciare seccare
- Mettere la panna con 2 cucchiai di zucchero a velo e 3 cucchiai di rosolio nel mixer finché il tutto non sarà perfettamente amalgamato.
- Togliere dal forno la torta, lasciarla intiepidire, dopodiché versare sopra il composto di panna e rosolio.
- Rimettere in forno fino a quando il composto non sarà addensato circa 10- 15 minuti.
- Togliere la torta posizionare i fiori di rosa e passare una spolverata di zucchero a velo.
- Preparare la crema alla panna e rosolio.
- Preparare i fiori di rosa canina zuccherati e lasciare seccare
- Mettere la panna con 2 cucchiai di zucchero a velo e 3 cucchiai di rosolio nel mixer finché il tutto non sarà perfettamente amalgamato.
- Togliere dal forno la torta, lasciarla intiepidire, dopodiché versare sopra il composto di panna e rosolio.
- Rimettere in forno fino a quando il composto non sarà addensato circa 10- 15 minuti.
- Togliere la torta posizionare i fiori di rosa e passare una spolverata di zucchero a velo.
Vi presento…la protagonista
Mi chiamo anche “rosa de macia“, perché cresco sia nelle radure boschive e nelle zone arbustive di macchia, dal mare alle zone montane, sono stata protagonista di miti e leggende, la prima persona che mi ha chiamata rosa canina è stato Linneo, il naturalista svedese fondatore della botanica moderna, nel XVII attribuendo alla mia radice la proprietà di impedire la trasmissione della rabbia a seguito del morso del cane.Questa tesi su di me è poi risultata da altri studi infondata. Ma ho moltissime altre meravigliose doti. I miei frutti raccolti durante l’autunno, sono un’ottima fonte di vitamina C, 3 bacche mie hanno vitamina C quanto un’arancia e sono ricche di ferro, calcio e fosforo. Sono stata molto importante negli anni 50, durante la seconda guerra mondiale, la Gran Bretagna utilizzò enormi quantitativi dei miei frutti per garantire ai bambini l’assunzione giornaliera necessaria di vitamina C. Le mie foglie si raccolgono senza picciolo e si utilizzano fresche o essiccate all’ombra così i frutti, ho anche altre importanti proprietà…astringente, cicatrizzante, diuretica, rimineralizzante, tonica.
nonsolononna